• Escursionismo Estivo

TRA I COLLI DEL NEBBIOLO: Barolo – Monforte d’Alba – Novello – Barolo


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Descrizione

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Località di partenza: La Morra

Località di arrivo : La Morra

Dislivello: 250 mt.                     

Difficoltà : E                              

Tempo di percorrenza: 6 / 7 ore                          

Ritrovo: ore 6,45  in c.so Regina Margherita ang.c.so Potenza (ex istituto Maffei)

Partenza: ore 7,00

Rientro previsto:  indicativamente ore 20,00

Mezzi di trasporto: mezzi propri

Equipaggiamento:                    

La gita si svolge su sentiero segnalato. Sono indispensabili: pedule o scarponi efficienti, pantaloni lunghi, pile, giacca a vento, mantella o ombrello in caso di maltempo, cappello, occhiali da sole, crema solare, zaino, borraccia. Utili i bastoncini telescopici.

Punti acqua lungo il percorso: nessuno

Iscrizioni: Entro venerdì 19/10/2018 per prenotazione  visita al Museo dei vini  “Renato Ratti”  e trattoria per merenda sinoira                      

Costi:     

Soci :3 euro(spese organizzative) + 7,50 (Guida naturalistica) = € 10,50

Non Soci : 3 euro(spese organizzative) + 7,50 (Guida naturalistica) = € 10,50 + Assicurazione  infortuni*

Facoltativo per tutti : -  € 10,00 Visita Museo R. Ratti di La Morra con degustazione vini locali  -   € 17,00 Merenda sinoira al Chiosco il Laghetto

*NOTA La Sottosezione UET del CAI TORINO raccomanda per i partecipanti non soci la copertura assicurativa infortuni ad euro 5,57 al giorno e la copertura "soccorso alpino" ad euro 3,00 al giorno. Per i non soci l'iscrizione  deve essere fatta entro il giovedì precedente l'escursione, comunicando data di nascita ed indirizzo.

Accompagnatori:

Incerpi Valter ASE (338 2349550

Salerno Giovanna AE (333 4630549)

Padovan Monica ASE (333 1235433)

Cartografia: Sentiero costruito dalla Pro Loco di La Morra                       

Percorso stradale: Tangenziale + Autostrada TO – SV uscita Cherasco proseguendo fino al termine dell'autostrada, da qui seguire le indicazioni per La Morra (usare il posteggio di Piazza V. Emanuele)

Percorso:

Il sentiero ad anello si snoda per 11.5 km tra i vigneti e i cru più rinomati e storici del Barolo raggiungendo borgate chiesette solitarie il tutto condito dai colori autunnali.

La Langa del Barolo è una piccola striscia di terra a poca distanza da Alba, caratterizzata da colline vitate a perdita d’occhio, dalle quali emergono castelli e manieri, testimoni della storia che fu.

Il tesoro più prezioso è la produzione del “Re dei Vini”, il Barolo, con caratteristiche organolettiche diversa a seconda degli undici paesi di produzione.

La Morra è un borgo medioevale fondato agli arbori del II millennio, quando la città di Alba Pompeia iniziò a dissodare le colline circostanti: fu allora che nacque il villaggio di Murra sulla cima del colle,

Murra significa recinto per le pecore. È uno dei punti più panoramici delle Langhe, tanto da meritarsi l’appellativo di Balcone delle Langhe.

È sospesa fra valle del Tanaro, le colline coperte di vigneti che si accavallano a perdita d’occhio e di castelli sulle sommità delle colline circostanti, come Castiglione Falletto, Barolo, Novello, Perno e Serralunga.

Il borgo è a forma di ventaglio, con ripide vie selciate che portano in piazza Castello, dove svetta la torre municipale del XVIII, e dove è possibile ammirare l’incantevole belvedere.

Dall’Ufficio Turistico di La Morra scendete in direzione di Alba, percorrendo via Alba. L’itinerario inizia su un tratto pavimentato con assi di legno che costeggia un primo tratto di strada asfaltato. Già da qui il panorama spazia tra la piana del Gallo e Castiglione Falletto. Dopo pochi passi, all’altezza di un prunus, prendete il sentiero sterrato che, scendendo sulla destra, taglia i tornanti e si ricongiunge alla strada provinciale. A questo punto dovete attraversare e continuare su strada asfaltata in direzione della borgata Silio.

Dopo circa 250 metri vi troverete in un punto panoramico mozzafiato con vista sui vigneti di La Morra, sulle colline del Roero e sulla borgata di Santa Maria. Oltrepassate l’area ecologica. Incontrerete un bivio: continuate a tenere la strada asfaltata oltrepassando la via sterrata sulla destra. Da qui si può ammirare una rocca, un’area incolta e un po’ selvaggia che spicca sul paesaggio ordinato dalle vigne, e la borgata di Santa Maria, dominata dalla chiesa. Procedete a mezza collina, molto vicini alla sommità, lasciando alle spalle La Morra, di cui ora si vedono solo i campanili delle chiese. Con Silio in fronte, circa al km 2, deviate sul sentiero sterrato. Le vigne intorno a voi appartengono al cru Roncaglie.

Continuate a costeggiare i vigneti, camminando in direzione Santa Maria. La strada torna asfaltata. Al km 3 circa incontrate un piccolo corso d’acqua: attraversatelo e iniziate a salire per entrare nella frazione dominata dalla chiesa arroccata sul punto più alto della collina. Passate accanto alla vecchia scuola comunale e procedete sulla strada principale. Incontrerete l'Osteria del Vignaiolo, un ristorante con camere. Proseguite seguendo i tornanti a destra.

In lontananza potete scorgere l’abitato dell’Annunziata, la prossima tappa dell’itinerario.Uscendo dal secondo tornante seguite la segnaletica rosso bianca posta sui pali dei lampioni.Girate a destra verso la Cantina Alessandria Silvio in direzione della borgata San Biagio. Qui il sentiero è segnalato, ma i cartelli sono a ridosso della svolta. Fate attenzione a non oltrepassarli. Raggiungete quindi un bivio a T di fronte ad alcune villette: girate a sinistra.

All’altezza della quercia centenaria svoltate a sinistra e proseguite in direzione del famoso cru Gattera. Giratevi ad osservare il panorama: alle vostre spalle vedrete il comune di Verduno e, più a destra, il paese di Roddi e il suo castello. Alla fine della salita tenete la destra e proseguite sull’asfalto. Ora la strada corre più o meno pianeggiante davanti alle Cantine Monfalletto di Montezemolo. Continuate e

Qui il paesaggio è più ameno, con qualche casa sparsa qua e là, e un’apertura panoramica su entrambi i lati: osservate a sinistra le colline in direzione Alba e a destra La Morra e i suoi prestigiosi vigneti di Nebbiolo.

Al km 4 circa, prendete la stradina asfaltata sulla destra. Circumnavigate l’appezzamento Bric San Biagio. Proseguite costeggiando il ruscello sulla strada divenuta sterrata. Poco più avanti prendete la capezzagna a sinistra. Al km 5 circa svoltate nuovamente a destra attraversando il rio. Da qui il sentiero attraversa dei noccioleti e inizia a salire, piegando in direzione di La Morra. Rientrate nel vigneto e girate verso destra.

superate il bricco della collina. Osservate il paesaggio: alla vostra sinistra vedrete il castello di Castiglione Falletto e alla vostra destra il Cedro del Libano, albero secolare di estrema bellezza piantato dai Falletti nel 1875. Se desiderate assaggiare i vini locali, lunga la strada incontrate la Cantina fratelli Ferrero e la Cantina Marrone

Entrate nella borgata dell’Annunziata, proseguendo per un tratto sulla strada provinciale che conduce all’Abbazia del paese, uno dei monumenti più significativi di tutta la Langa del Barolo. La chiesa, con campanile romanico e facciata barocca, conserva affreschi settecenteschi e una lapide romana murata nel pavimento. Nelle adiacenti cantine dell’ex convento dei frati benedettini di Mercenasco si trova il museo Ratti dei vini d’Alba. Uscendo dalla borgata poco prima del primo tornante vedrete una piazzetta alla vostra sinistra. Svoltate a sinistra sulla strada sterrata in direzione dell’appezzamento Rocche dell’Annunziata, un altro storico cru del Barolo. Passata la Cantina Angelo Germano, il sentiero svolta a sinistra e scende verso valle. Qui il castello di Castiglione Falletto, se la giornata è limpida, sembra trovarsi a pochi metri di distanza.

Scendete verso sinistra e, raggiunto un bivio, sulla destra vi cadrà l’occhio sul piccolo gruppo di case della borgata Torriglione. Una svolta a sinistra suggerisce l’attraversamento di un piccolo rio su un ponte costruito con assi di legno. Da qui ha inizio la vera sfida. Iniziate a risalire una vigna ripida e assolata e, arrivati a mezza costa girate a sinistra per poi risalire nuovamente svoltando a destra. Alla cima della salita, potete assistere ad un vero spettacolo: uno scenario a quasi 360° mostra Castiglione, La Morra e la sua borgata Santa Maria. Intorno al km 7.10 la strada torna per un breve tratto asfaltata e sale verso la borgata Fontanazza. Qui ci si trova di fronte alla variopinta Cappella di SS. Madonna delle Grazie, meglio conosciuta come Cappella del Barolo. Costruita nel 1914, la chiesetta non è mai stata consacrata e oggi appartiene alla famiglia Ceretto. Nel 1999 è stata trasformata, così come la vedete oggi, dagli artisti Sol LeWitt e David Tremlett.

Proseguendo, una svolta a sinistra dà spazio al mitico cru Brunate. Guardate in lontananza e godete del panorama che vi mostra il Castello della Volta e, più a sinistra il comune di Barolo. Dopo una breve passeggiata in piano, scendete nuovamente e addentratevi nell’altro famosissimo cru Cerequio. Ora entrate nella piccola borgata che dà il nome al noto appezzamento e che conserva una lapide in memoria dei partigiani caduti durante la seconda guerra mondiale. Un lungo tratto ripido su strada asfaltata vi attende, ma il panorama saprà certamente ripagare la fatica. Se la giornata è limpida, riuscirete ad ammirare fino a tre o quattro file di colline che si spandono fino all’Alta Langa. La strada torna in terra battuta e ghiaia e costeggia i vigneti più blasonati fino al comune di La Morra, di cui se ne intravedono i bastioni medievali.

Aspetti culturali: ANDAR PER LANGA

Cosa significa questo modo di dire per uno di città che dopo una settimana di lavoroalla domenica con la famiglia o con un gruppo di amici evade dal centro urbano e si trasferisce nel mondo rurale a sud di Torino per respirare non solo un'aria più salubre ma quell'aria di una volta che i ns. antenati con la fatica sulle spalle hanno saputo costruire, modificare, arrichendo le langhe di filari di vitigni (Bassa Langa) che con il passare del tempo sono  divenuti famosi nel mondo, e dove la vite non si poteva espandere, le piante di nocciola hanno preso il loro posto (Alta Langa).

Oltre al vino e la nocciola, si è sviluppato l'industria casearia con le tume e robiole.

Il bosco invece ha reso famosa la Langa per i funghi porcini e il tartufo.

Oltre alla vita agricola la Langa è disseminata di storia medievale lungo le dorsali collinari dove sono arroccati borghi e castelli a difesa dei territori circostanti.

L'arte culinaria è padrona in queste zone, perchè  ricca di sapori, colori e profumi, capace di stupire per ricchezza, portate ed ingredienti, il visitatore che spesso finisce per innamorarsi perdutamente di un semplice ma ben condito piatto di tajarin al ragù, di un piatto di agnolotti al plin burro e salvia.

Per comprenderla e gustarla appieno bisogna andare a pranzo o a cena nel più tipico dei punti di ristoro delle Langhe: la piola. L’esperienza culinaria che si può vivere entrando in un piola di Langa, quella che ricorda la vecchia osteria dei tempi andati, ben diversa dai ristoranti spesso troppo turistici o patinati, era un tempo un importante punto di riferimento per le comunità locali dei vari paesini della colline, che si riunivano al suo interno per mangiare un piatto in compagnia, giocare a carte e parlare d’affari.

Il 22 giugno 2014 le Langhe il Roero e il Monferrato sono state incluse nei beni del Patrimonio dell' Umanità da parte dell' UNESCO.

(la descrizione del percorso è tratta da: Eventi e turismo La Morra)

Si fa presente che il raggiungimento della meta terrà conto delle condizioni meteo del momento e sarà deciso ad insindacabile giudizio degli accompagnatori.


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