• Escursionismo Invernale

FORTE RONCIA A MONCENISIO


panforteinverno.jpg

Descrizione

Salita al Forte Roncia attraverso le bellissime nevi del Colle del Moncenisio imbiancato. 

Località di partenza: Piano San Nicolao (Moncenisio)

Località di arrivo: Forte Roncia m 2294

Dislivello: m 702

Difficoltà : MR/WT2

Tempo di percorrenza: h 3,30

Ritrovo: ore 06:45 in c.so Regina Margherita ang.c.so Potenza (ex istituto Maffei)

Partenza: ore 07:00

Rientro previsto: ore 18:00

Mezzi di trasporto: Auto Proprie

Equipaggiamento: abbigliamento invernale, in particolare ricordare guanti, occhiali da sole, crema solare, stick labbra, berretto e/o fascia, eventuali ramponcini.

Attrezzatura indispensabile per partecipare: ARTVA, pala, sonda, bastoncini e ciaspole. In assenza di codeste attrezzature si è esclusi dall’uscita.

Iscrizioni: Venerdì 09 febbraio 2018 alle ore 21:00 Monte dei Cappuccini1

Costi: 3 euro (spese organizzative*)

*NOTA: La Sottosezione UET del CAI TORINO raccomanda per i partecipanti non soci la copertura assicurativa infortuni ad € 5,57 al giorno e la copertura "soccorso alpino" ad € 3,00 al giorno. Per i non soci l'iscrizione deve essere fatta entro il giovedì precedente l'escursione, comunicando data di nascita ed indirizzo.

Accompagnatori:

AE/EAI Domenica Biolatto - 348.4024822

AE/EAI Franco Griffone – 328.4233461

ASE Giovanna Traversa - 333.4648226

ASE Valter Incerpi - 338.2349550

Cartografia: IGC n° 2 – “Valli di Lanzo e Moncenisio” – 1:50.000

Percorso stradale: da Corso Regina Margherita si percorre la tangenziale fino a raggiungere il bivio per la Valle Susa (SS. 24 o 25) fino a Susa e da qui si imbocca la strada del Moncenisio sino al Piano di San Nicolao. E’ prevista una sosta di compattamento auto alla stazione di Susa per coloro che provengono da fuori Torino.

Note storiche: Il Passo del Moncenisio, divenuto confine internazionale dopo il 1860, anno della cessione alla Francia della Savoia, unisce la Val di Susa, in provincia di Torino, con la regione dell'alta Maurienne, compresa nel dipartimento della Savoia. Sulla carta politica dell’Europa, il Colle del Moncenisio è collocato in territorio francese, ma geograficamente e storicamente fa parte della Val Cenischia, solco laterale della piemontese Valle di Susa.

In effetti, è talmente facile raggiungerlo dal lato italiano, che si tende a dimenticare questo dettaglio, anche perché il “passaggio di mano” è avvenuto solo nel 1947, subito dopo la Seconda guerra mondiale (come è accaduto a molte altre zone di confine…), a causa delle rettifiche del vecchio confine, ottenute dalla Francia come risarcimento per i danni subiti nel 1940. Il colle è caratterizzato dall’ampio bacino idroelettrico, un vasto lago che si estende per ben 6,5 chilometri e che occupa la maggior parte del piano.

Già un tempo esisteva un lago naturale, di dimensioni ben minori, ma poi venne eretta una prima diga nel 1921, seguita da quella del 1968. Il fascino del colle non è legato alle stagioni: riesce ad esprimersi sempre, in qualsiasi momento dell’anno. In estate si può arrivare alla diga con l’auto, percorrendo numerosi sentieri che da lì si dipartono.

Ma anche in inverno il Moncenisio apre le sue bellezze naturali, quasi sempre senza grandi pericoli oggettivi, anche se è sempre bene consultare con attenzione i bollettini della neve e delle valanghe a attenersi alle indicazioni forniti dagli enti competenti. Oltre alla bellezza paesaggistica dell’alta quota, il colle offre un ulteriore spunto di passeggiate: la presenza nel suo territorio di ben cinque forti, residui di un’epoca bellica in cui il colle era terra di confine.

Varisello, Roncia, Malamot, Pattacroce e Turà sono i loro nomi italiani. Si tratta di opere risalgono quasi tutti alla fine del 1800 e, oramai dismessi, rappresentano i resti di un’epoca fortunatamente passata.

Note tecniche: Itinerario generalmente sicuro anche con abbondante innevamento. Itinerario non di grande dislivello ma dal notevole sviluppo. In inverno non è possibile arrivare con mezzi propri all’altezza della diga, ma si deve parcheggiare al Piano di San Nicolao, presso alcuni vecchi edifici di servizio della diga e adibiti all’allevamento di cani da slitta, per proseguire in buona parte sulla strada asfaltata che non viene ripulita e quindi si presenta come una buona pista. Si deve prestare attenzione solo a inizio stagione, quando la neve è poca e alcuni si ostinano a proseguire in auto, schiacciandola e creando, così, pericolose lastre di ghiaccio che potrebbero far scivolare gli escursionisti distratti. Tolto il primo tratto, caratterizzato dai tornanti della Gran Scala, è possibile “tagliare” in più punti il tracciato.

Percorso: Lasciata l'auto alla ex dogana prima di Piano San Nicolao, o al fondo dello stesso se la neve lo permette, si risale la strada che porta al Colle del Moncenisio, seguendone i tornanti fino al pianoro della Grand Croix. Qui si punta allo sbarramento della diga per ampi e dolci dossi fino a raggiungerlo. A questo punto si risale nuovamente alla strada con una breve salita, per poi seguirla fino al Plan des Fontainettes (dove c'è la chiesa a piramide). Il Forte Roncia è ben visibile alla nostra destra, conviene salire per il valloncello posto alla sua sinistra, più dolce che salire direttamente per la dorsale. Discesa sul percorso d'andata.

Si fa presente che il raggiungimento della meta terrà conto delle condizioni meteo e nivologiche del momento e sarà deciso ad insindacabile giudizio degli accompagnatori.

 


Back to top