• Escursionismo Estivo

IL SANTUARIO DI SANTA CRISTINA 1340 m, TRUC RIVALSA 1402 m e IL COLLE RIVALSA 1317 m


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Descrizione

Antichissimo santuario delle Valli di Lanzo. la prima edicola votiva era già presente intorno al 1400. Eretto  su una rupe  strapiombate,  consente di ossevare un panorama vastissimo sulla piana e le vette circostanti. 

Località di partenza: Ceres

Lo spostamento Torino Ceres si effettua in treno utilizzando la linea Torino Ceres.

Dislivello: 637 m

Difficoltà: E

Tempo di salita: h 5/6 circa (giro ad anello)

Equipaggiamento: pedule già collaudate, pantaloni lunghi, pile, giacca a vento, berretto, zaino, borraccia, crema solare, occhiali da sole. Consigliati bastoncini telescopici.

Ritrovo: h. 8.00 stazione Dora Torino-Ceres (PER ACQUISTO BIGLIETTO)

Partenza: h. 08.43

Mezzi: treno Torino-Ceres

Accompagnatori:

Volpiano Enrico (AE) 335/5995142

Traversa Giovanna Vera (ASE) 333/4648226

Incerpi Valter (ASE) 338/2349550

Salerno Giovanna (AE) 333/4630549

Iscrizioni: venerdì h. 21 Monte dei Cappuccini 

Costi: 3 euro spese organizzative + 7,40 A/R biglietto treno

* NOTA: La Sottosezione U.E.T. del Cai Torino raccomanda, per i partecipanti non soci, la copertura assicurativa infortuni (€ 5,57 al giorno) e Soccorso Alpino (€ 3,00 al giorno). L’iscrizione all’uscita deve essere fatta entro il giovedì precedente l’escursione, comunicando data di nascita e indirizzo

Cartografia: IGC n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio 1:50.00

Introduzione: Itinerario facile ma di soddisfazione in quanto permette il periplo della montagna, senza dover tornare sui propri passi. Ideale nei mesi primaverili. Bel panorama sulla Val Grande e sulla Valle di Ala.

Percorso: Lasciata la stazione dirigersi verso il Municipio, percorrere via Roma per circa 200 metri, poi al primo incrocio a sx seguire l'indicazione Santa Cristina verniciata su un muro “sentiero 242”. Dopo una cinquantina di metri, la strada asfaltata finisce ed un cartello di legno indica a destra un bel sentiero nel bosco di faggi e castagni . Si raggiunge prima la strada sterrata proveniente da Voragno e quindi la "Cappella degli Appestati" .

Sempre ben segnalato e regolare il sentiero raggiunge il colle Balance a quota 1288. Da qui si scende qualche metro verso nord, poi si risale per un tratto ripido nel bosco fino a raggiungere il Santuario per un’erta scalinata.

Per la discesa prendere subito il sentiero verso destra, che scende prima su scalini poi con molte svolte nel bosco fino a raggiungere una strada sterrata. Seguirla fino al fiume Stura. Da lì prendere la piacevole strada sterrata a destra (est) che costeggia la Stura fra prati e boschi. Nell’ultimo tratto questa sfocia poi sulla strada che da Cantoira porta a Ceres. Seguirla in salita fino al Municipio e poi alla stazione .

 

Curiosità:

La linea ferroviaria viene costruita poco per volta: partendo da Torino, il 18 aprile 1868 viene inaugurato il primo tratto di ferrovia tra la Stazione di Torino Porta Milano e Venaria Reale; il 1º dicembre 1868 si arriva fino a Caselle e il 28 febbraio 1869 si raggiunge Cirié, per un totale di circa 21 km e 5 stazioni: Madonna di Campagna, Venaria, Caselle, San Maurizio Canavese e Cirié; la stazione di Borgaro sarà costruita solo nel 1870 in quanto il comune di Borgaro Torinese non aveva inizialmente pagato i contributi di costruzione della linea, mentre la stazione di Torino Dora era solo una fermata.

Nel 1876 (6 agosto) la linea viene portata fino a Lanzo Torinese alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri Depretis e di Don Bosco, nel cui collegio salesiano ha luogo il rinfresco per le autorità.

Nel 1913 l'ing. Alberto Scotti mette a punto il progetto della ferrovia fino a Ceres: grazie anche allo sfruttamento della manodopera dei prigionieri di guerra austriaci, nel giugno 1915 la ferrovia arriva a Germagnano ed il 17 giugno 1916viene completata l'intera linea montana con tratti in pendenza massima al 35‰, curve di 200 m di raggio e lunghezza complessiva di circa 44 km.

Negli stessi anni prende forma il progetto di elettrificazione della linea per diminuire i costi di esercizio gravati dall'aumento del costo del carbone; all'inizio del 1918 il Tecnomasio Italiano-Brown-Boveri viene incaricato dell'esecuzione dei lavori che portano, il 6 ottobre 1920, all'inaugurazione del nuovo sistema di trazione. In seguito a ciò la Torino-Ceres diviene la prima ferrovia al mondo ad aver adottato la trazione elettrica a corrente continua ad alta tensione (4000 V). Per l'esercizio vengono fornite 5 locomotive elettriche di rodiggio Bo'Bo', coadiuvate successivamente da 2 automotrici elettriche di rodiggio (1A) (A1) realizzate dalle Officine Moncenisio, che già avevano fornito parte del materiale Una particolare caratteristica della linea ferroviaria è che tutte le stazioni della tratta montana, da quella di Lanzo a quella di Ceres, sono state costruite tra il 1913 ed il 1916 in tipico stile svizzero (infatti lo Scotti prese spunto, per la loro progettazione, dalle stazioni della Toggenburgbahn (tra Ebnat e Nesslau) con pianta rettangolare, sale d'attesa di prima e seconda classe, alloggio per il custode al primo e secondo piano e tetto a quattro Quattro stazioni sono più grandi (Lanzo, Germagnano, Pessinetto e Ceres) mentre le altre  (Funghera, Traves, Losa e Mezzenile) hanno dimensioni minori, pur mantenendo le stesse caratteristiche per quanto riguarda pianta (senza la doppia sala d'attesa), facciata e Un'altra peculiarità della linea è il viadotto con un'unica luce di 50 m in cemento armato sulla Stura di Valgrande a Ceres, lungo 190 metri.

Fino al 1988 la linea partiva dalla stazione di Torino Porta Milano situata in corso Giulio Cesare, nei pressi di Porta Palazzo, e lungo il suo tragitto si dipartivano svariati raccordi ferroviari per le aziende: quello per l'Arsenale in Piazza Borgo Dora, quello per le Officine del Gas (in seguito Italgas) in Corso Regina Margherita 52 (stabilimento raggiunto con un ponte sulla Dora Riparia), assieme a quelli delle Officine Moncenisio e dell'ATM di Corso Tortona, per l'azienda NAFTA e per l'azienda Gilardini): questo raccordo verrà dismesso il 5 febbraio 1968. Altri raccordi lungo la linea sono quelli per le Ferriere FIAT (presso la stazione di Madonna di Campagna), per la Snia Viscosa e le Manifatture Martiny di Venaria Reale, per la Manifattura San Maurizio a San Maurizio Canavese, per la cartiera Bosso di Mathi, per l'Amiantifera di Balangero, per la cartiera di Germagnano e quello, sopra Pessinetto, per la miniera di talco del Fragnè. Nel 1967 venne inoltre costruito un raccordo che, poco a monte dalla stazione di Madonna di Campagna conduceva al Mattatoio Comunale di via Traves.

Il trasporto merci cessa definitivamente verso la metà degli anni ottanta e quindi, da quella data, la linea è percorsa unicamente da convogli passeggeri.

Nel 1967 con Decreto Ministeriale la linea venne assunta direttamente in Gestione commissariale governativa e nel 1981 passa in gestione alla SATTI.

Nel 1984 viene sospeso temporaneamente l'esercizio a trazione elettrica a causa delle condizioni della linea aerea di contatto che necessita di essere rifatta tra Torino e Borgaro e, di conseguenza, la trazione dei treni di materiale ordinario viene affidata alle locomotive Diesel D.341 noleggiate dalle FS. Nella stessa occasione vengono messe fuori servizio le ultime otto carrozze con cassa di legno.

Alla fine degli anni ottanta la linea è stata ampiamente rimodernata ed interrata nel comune di Torino; in concomitanza dei lavori è stata dismessa la stazione di Torino Porta Milanoed il capolinea è stato arretrato alla stazione di Torino Dora, costruita per l'occasione così come quella di Venaria Rigola-Stadio.

A partire dal 22 settembre 1993 e fino al 2008 la ferrovia è stata interrotta e percorribile da treni unicamente fino a Germagnano in seguito all'alluvione che aveva colpito le Valli di Lanzo abbattendo il ponte del Cornalè di Pessinetto e danneggiando gravemente quelli di Sabbione a Mezzenile e quello in prossimità del cimitero di Pessinetto. In seguito ai lavori del Passante ferroviario di Torino è oggi separata dalla rete di RFI, in attesa di costruire una nuova interconnessione al posto di quella di Torino Dora; la gestione della gara d'appalto per l'interconnessione tra la Torino-Ceres e il passante ferroviario è stata affidata dalla Regione Piemonte il 26 luglio 2012 a Scr (Società di Committenza Regione Piemonte SpA).

 

Storia

Il Santuario si trova sul culmine dell’aguzzo sperone che divide la Val Grande dalla Val d’Ala a quota 1340 m. E’ stato costruito nel XVII secolo per opera congiunta degli abitanti di Cantoira e Ceres. Ha sostituito un primitivo pilone affrescato (dietro l’altare), ma non si esclude che molto prima della cappella esistesse, sul picco acuto che separa la Val d’Ala dalla Val Grande, una mongiòja dedicata ad una divinità delle alture.

Infatti una testina in pietra ollare tipo tete-coupée è stata trovata dal Prof. Adalberto Donna incastrata nel muraglione a secco che sostiene la cappella sul lato verso Ceres e sono state segnalate, ma non verificate, incisione rupestri (coppelle e cruciformi) nell’area.

Il santuario è intitolato a Santa Cristina di Bolsena, la vergine martire ai tempi di Diocleziano (fu condannata ad essere uccisa da serpi velenose che però si rifiutarono di aggredirla uccidendo invece il suo boia; per questo motivo è invocata sia come protettrice del bestiame e dei raccolti, sia contro le vipere), ha nelle Valli di Lanzo un culto particolare incentrato sulla processione (24 luglio) alla cappella-santuario.

La cappella di Santa Cristina aveva già rettori nel Trecento.

 

Si fa presente che il raggiungimento della meta terrà conto delle condizioni meteo del momento e delle condizioni del gruppo ad insindacabile giudizio degli accompagnatori.

 


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