Località di ritrovo :
Orario di inizio dell’escursione: ore 9,00 dall’ingresso dell’AREA PROTETTA situato a Crava
Dislivello: 150 mt in totale
Difficoltà : turistico / escursionistica
Tempo di percorrenza: 3 ore e mezza al mattino (Riserva Naturale di Crava Morozzo) più 2 ore e mezza al pomeriggio (Oasi Naturalistica “La Madonnina” a Sant’Albano Stura) – sosta pranzo e trasferimento tra le 2 aree circa una ora e mezza.
Equipaggiamento:
La gita si svolge su facili sentieri segnalato all’interno delle aree protette. Sono indispensabili: pedule o scarpe da escursionismo efficienti, pantaloni lunghi, giacca a vento, mantella o ombrello in caso di maltempo, cappello, occhiali da sole, crema solare, zaino, borraccia. RICORDARSI soprattutto di portare Binocolo e Macchina fotografica.
Punti acqua lungo il percorso: Portarsi le borracce piene da casa in quanto i punti acqua, potrebbero esserne sprovvisti.
Mezzi di trasporto: auto proprie
Iscrizioni:
Entro il mercoledì precedente la gita tramite l’apposito form presente in questa stessa pagina web.
Per motivi organizzativi, iscrizioni successive potrebbero non essere accolte. Numero massimo di partecipanti ammessi 20 (più i 4 accompagnatori)
Dopo la compilazione del form è necessario attendere una e-mail di autorizzazione a partecipare all’escursione.
Nel caso di mancata ricezione della risposta, contattare il sabato mattina, precedente la gita, uno degli accompagnatori.
A seguito delle nuove disposizioni del CAI Centrale di cui Circolare n. 1328 del 30/03/2022 di aggiornamento riguardante le attività al chiuso e all’aperto per il mese di aprile 2022, consultabile al link https://www.uetcaitorino.it/1173/nuove-disposizioni-del-cai-centrale-circolare-n1328-del-30032022 ciascun socio che intenda partecipare alle gite è tenuto a :
Costi: 15 Euro (di cu 3 eurospese organizzative e 12 Euro per la visita alle Aree Protette)
Accompagnatori:
Descrizione della gita:
Durante la visita nelle 2 aree protette il silenzio e la discrezione nel muoversi sono d’obbligo per non turbare i delicati equilibri del luogo ed imprescindibili per riuscire ad avvistare la fauna: Avifauna stanziale e di passo, anatidi, farfalle ed Anfibi! Sono chiaramente raccomandati Binocolo e macchina fotografica. Ci divideremo in gruppi di massimo 6 / 7 persone, in quanto dovremo accedere nei capanni e nelle Altane di avvistamento in “piccoli gruppi ordinati”.
La durata della visita mattutina potrebbe essere di circa tre ore / tre ore e mezza e terminare intorno alle 12,30 partendo dall’ingresso della Riserva sito a Crava, con arrivo all’ingresso di Morozzo (dove avremo lasciato un apio di auto al mattino). Saremo accompagnati da un esperto guardia parco designato dall’Ente di Gestione delle Aree Protette Alpi Marittime.
La Riserva Naturale di CRAVA-MOROZZO tutela uno dei più importanti ambienti umidi del Piemonte meridionale. L'area boscata comprende i laghetti artificiali di Crava e di Morozzo e stagni di diversa profondità, dove sono censite circa centocinquanta specie di uccelli. Oltre ai capanni di osservazione per i birdwatcher, una postazione sommersa consente un punto di vista insolito sui frequentatori a penne e pinne. La Riserva è stata la prima area protetta nella storia della Lipu (con la dizione Oasi di Crava Morozzo). E' stata istituita nel 1979 grazie ad una delibera e ad accordi tra i Comuni di Morozzo, Mondovì e Rocca de' Baldi e la Provincia di Cuneo. Verso le 12,30 faremo una pausa per il pranzo al sacco presso la Foresteria (se aperta, sarà anche possibile approvvigionarsi in loco).
Immediatamente dopo il pranzo ci sarà il trasferimento in auto verso l’Oasi la Madonnina di Sant’Albano Stura (che dista circa 12 km circa). Qui la seconda parte della visita potrebbe essere prevista per le 14,15/14,30 circa, accompagnati dagli esperti volontari locali. Per raggiungerla con l’auto è necessario recarsi in Via Ceriolo di Sant’Albano Stura, a circa metà della via stessa, nei pressi di una chiesetta, denominata “La Madonnina”. Qui sono ben visibili i cartelli con indicata la strada da percorrere (circa 1,9 km) che, appunto, dalla chiesetta prosegue verso il Parco Fluviale Gesso e Stura, istituito dalla Regione Piemonte nel 2007. L’oasi è nata in seguito ad un progetto di ripristino ambientale di una cava di ghiaia, attraverso il quale si è ottenuta una zona umida destinata agli uccelli. Ne sono state osservate, al momento, più di 200 specie diverse e ciò ha reso l’Oasi della Madonnina uno degli ambienti acquatici più famosi in Piemonte. Dal 2006 fa anche parte dell’elenco regionale delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) ed è diventata molto importante per la sosta e la riproduzione dell’avifauna, oltre che recentemente anche per gli anfibi che grazie ad ulteriori progetti specifici hanno ricominciato a popolarla. Al termine della visita si riprendono le auto per il ritorno.
Si fa presente che il completamento della gita terrà conto delle condizioni meteo del momento e sarà deciso ad insindacabile giudizio degli accompagnatori.