• Escursionismo Invernale

Rifugio Miryam mt 2050 (Val Formazza)


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Descrizione

 RIFUGIO MIRYAM m 2050

RIFUGIO MARGAROLI m 2196

VAL FORMAZZA – VAL VANNINO

Festa di fine attività invernale

Uscita di escursionismo invernale con racchette

Località di partenza: Formazza - Valdo m 1276 – Sagersboden m 1770

Località di arrivo: Rifugio Miryam m 2050 Rifugio Margaroli m 2196

Dislivello: m 280 + 146

Difficoltà : MR/WT2

Tempo di percorrenza: h 1,30 + 1

Ritrovo: ore 06:15 in c.so Regina Margherita ang.c.so Potenza (ex istituto Maffei)

Partenza: ore 06:30

Rientro previsto: ore 19:00

Mezzi di trasporto: Auto Proprie

Equipaggiamento: abbigliamento invernale, in particolare ricordare guanti, occhiali da sole, crema solare, stick labbra, berretto e/o fascia, eventuali ramponcini.

Attrezzatura indispensabile per partecipare: ARTVA, pala, sonda, bastoncini e ciaspole. In assenza di codeste attrezzature si è esclusi dall’uscita.

Iscrizioni: Venerdì 16 marzo 2018 alle ore 21:00 Monte dei Cappuccini1

Costi: 5,00 euro per le due giornate (spese organizzative*) + 12,00 euro seggiovia A/R Valdo –Sagersboden + 40,00 euro ½ pensione (Bevande escluse) Rifugio Miryam (il 50% va versato all’atto dell’iscrizione).

*NOTA: La Sottosezione UET del CAI TORINO raccomanda per i partecipanti non soci la copertura assicurativa infortuni ad € 5,57 al giorno e la copertura "soccorso alpino" ad € 3,00 al giorno. Per i non soci l'iscrizione deve essere fatta entro il giovedì precedente l'escursione, comunicando data di nascita ed indirizzo.

Accompagnatori:

AE/EAI Franco Griffone - 328.4233461

AE/EAI Luca Motrassini – 338.7667175

ASE Giorgio Venturini – 340.1704491

ASE Valter Incerpi – 338.2349550

Cartografia: IGC n° 11 – “Domodossola e Val Formazza” 1:50.000

Guide: Davide Zangirolami – Carlo Soldera “Ai Rifugi con le ciaspole”- Priuli & Verlucca

Paolo Crosa Lenz – Giulio Frangioni “Ciaspole in Valdossola” – Grossi Domodossola

Guida Dei Monti D’Italia – “MONTE ROSA” CAI - TCI

Introduzione:

Il Rifugio Miryam, di proprietà delle Acli di Milano, è attivo dall’immediato dopo guerra. La sua storia è legata all’industria idroelettrica e alla Resistenza.

La disponibilità di ampi spazi come la sala da pranzo e la veranda bar, la biblioteca interna, l’ampia vetrata che rende luminosi gli interni e la panoramica vista sulla Punta d’Arbola, fanno si che la struttura funga non solo quale punto d’appoggio per le salite ma anche quale spazio di piacevole permanenza. Il Rifugio, immerso in un paesaggio idilliaco di grande interesse naturalistico, vicino ha un vasto parco botanico.

La struttura si presta molto bene all’accoglienza di gruppi e, escluso novembre e maggio, è aperto tutto l’anno. D’estate è ideale per l’escursionismo e nella stagione invernale per le racchette. Il Rifugio aderisce alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile e dispone di servizio di collegamento a internet.

Percorso stradale:

Dall’autostrada Torino-Milano, si prosegue poi sulla A26 direzione Gravellona Toce. La si percorre sino alla sua fine. All’uscita continuare sulla statale in direzione valico del Sempione. Passata Domodossola si svolta a destra al bivio per la Val Formazza e il Parco Naturale Alpe Devero. Raggiunto il centro paese di Baceno, al bivio, girare a destra verso Formazza e proseguire sulla strada sino a Valdo.

Percorso:

Dall’arrivo della seggiovia Sagersboden a 1770 m, inizia un tratto dove la salita si fa più pronunciata. La valle stretta e silenziosa ci porta a quota 2000 m.

Alte pareti di granito incorniciano la valle a Nord e a Sud metre in fondo è ben visibile la mole bianca della Punta d’Arbola. Il sentiero in questo tratto diventa decisamente meno ripido e la valle si allarga: in breve si raggiunge un piccolo guado e, subito oltre, il bivio sulla sinistra per il Rifugio Miryam, segnalato da un cartello in metallo bianco.

Per chi volesse con un lungo cammino si raggiunge un piccolo sbarramento posto in una strozzatura della valle, chiamato “La dighetta”.

Segue nuovamente un tratto pianeggiante durante il quale la strada si snoda pigramente nella valle, costeggiante il torrente e i pali della teleferica, fino a guadagnare il dosso dove è posto il Rifugio Margaroli al Vannino 2196 m e gli edifici della diga del Vannino.

Si fa presente che il raggiungimento della meta terrà conto delle condizioni meteo e nivologiche del momento e sarà deciso ad insindacabile giudizio degli accompagnatori.


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