L’escursione si svolge nel Parco delle Alpi Cozie – Orsiera Rocciavrè, su bei sentieri percorsi dal tracciato del Giro dell’Orsiera. Bella vista sulle montagne circostanti Punta Villano, Rocca Nera, Punta Mesdì. Pernottamento presso il nostro rifugio Toesca.
Località di partenza: Cortavetto 1259 m
Località di arrivo:
1° giorno Rif. P.G. Toesca 1710 m – dislivello 451m
2° giorno dal Rif. Toesca a Porta del Chiot 2197 m – dislivello 487 m
Difficoltà:
1° giorno E
2° giorno EE - parte del percorso è innevato
Ritrovo: ore 9 e 15’ (primo gruppo), ore 14 e 15 ‘ (secondo gruppo)
In corso Regina Margherita ang. C.so Potenza (ex Istituto Maffei)
Partenza: ore 9 e 30 (primo gruppo), ore 14 e 30 ‘ (secondo gruppo)
Rientro previsto: indicativamente ore 18
Mezzi di trasporto: auto proprie
Equipaggiamento: Sono indispensabili scarponi impermeabili, ghette, pantaloni lunghi, pile, Giacca a vento, mantella o ombrello in caso di maltempo, cappello, occhiali da sole, crema solare, zaino, borraccia. Utili bastoncini telescopici.
Punti acqua lungo il percorso: fontana rif. Amprimo e rif. Toesca
Iscrizioni: venerdì precedente l’uscita dalle ore 21 alle 23 presso il Centro Incontri al Monte dei Cappuccini – Salita CAI Torino 12
Costi: Spese organizzative Euro 5 -*
Costo rifugio: mezza pensione Euro 43,50 escluse bevande
*NOTA La Sottosezione UET del CAI TORINO raccomanda per i partecipanti non soci la copertura assicurativa infortuni ad euro 5,57 al giorno e la copertura "soccorso alpino" ad euro 3,00 al giorno. Per i non soci l'iscrizione deve essere fatta entro il giovedì precedente l'escursione, comunicando data di nascita ed indirizzo.
Accompagnatori:
G.Rovera aa cell. 339 7684218
L. Spagnolini AE cell. 328 8414678
V. Incerpi ASE Cell. 338 2349550
D. Biolatto AE Cell. 348 4024822
Cartografia: Parco Naturale Orsiera Rocciavrè 1:25000 ed Regione Piemonte
Percorso stradale: Corso Regina Margherita, tangenziale, statale 24 fino a San Giorio di Susa proseguire per Città e Cortavetto.
DESCRIZIONE DELL’ESCURSIONE
Dal parcheggio seguire il sentiero a dx in discesa, si incontra il laghetto Paradiso delle Rane e il ristorante e si continua sul sentiero ben evidente con indicazioni bianco rosso. Si cammina nel bosco e a 1336 m si incontra una bella baita, dopo 15’ si arriva al rif. O. Amprimo 1375 m del CAI UGET di Bussoleno.
Si può far rifornimento di acqua alla fontana del rifugio e poi seguendo l’indicazione Rif. Toesca, si prosegue sul sentiero di sinistra (510).
Si prosegue sempre nel bosco, si raggiunge la dorsale e a 1500 m si raggiunge l’Alpe Balmetta posta su pianoro prativo che si attraversa in direzione SUD . Si prosegue in questa direzione fino ad attraversare il Rio delle Salance, che attualmente è ancora coperto dalla valanga. Si prosegue rapidamente nel bosco, per un sentiero tortuoso che in breve raggiunge il rif. P.G. Toesca 1710 m (tempo ore 1,45 circa – dislivello 451 m) dove si pernotta.
Dal rifugio si prosegue in direzione SUD sul sentiero 510; a 1952 m si trova un pianoro (Alpe di Mezzo) che si attraversa fino ad incontrare il sentiero per il Colle del Villano a sin. Si prosegue sempre in direzione SUD attraversando alcune lingue di neve , fino a raggiungere la Bergeria del Balmerotto posta su di un grande pianoro attualmente innevato (2107m – ore 1,30’ circa).
Per tracce di sentiero si risale, direzione NO, l’altura posta dietro la costruzione, si attraversano alcune vallette e si arriva in vista del Colle Porta del Chiot (ore 2 circa) Si deve attraversare ora, un pendio ripido ancora innevato e quindi arrivare al Colle.
Il raggiungimento del Colle è condizionato dall’innevamento che si incontrerà al momento dell’escursione. Il ritorno è per lo stesso percorso.
NOTIZIE LOCALI
Il Rif. P.G. Toesca si trova a 1710 m nel Vallone del Rio Gerardo, tributario della Dora Riparia, nel Parco delle Alpi Cozie; è situato al Pian del Roc, un falso piano con la presenza di un grosso masso, lasciato dal ghiacciaio che nel Pleistocene (700.000/105.000 anni) copriva questa valle. Diversi di questi massi si incontrano sia prima che dopo il rifugio.
Lo studioso di glaciologia prof. Federico Sacco, afferma che il ghiacciaio della Valle del Rio Gerardo nel periodo Wurmiano non si univa più al ghiacciaio vallivo della Valle di Susa (105.000/8100 anni).
Questi segni del ghiacciaio si possono vedere osservando il territorio verso il fondovalle (Alpe di Mezzo) Nel 1921 l’UET era una libera associazione e l’allora presidente Carlo Toesca di Castellazzo acquista dal Comune di Bussoleno il terreno necessario per costruire un rifugio, opera indispensabile per i frequentatori della vallata, escursionisti ed alpinisti in quanto non vi erano altri punti di appoggio; questo era il periodo importante per l’alpinismo torinese e queste montagne, Villano, Orsiera e tutte le altre meno importanti, erano molto frequentate dai giovani alpinisti.
Teniamo presente che si arrivava a Bussoleno in treno e poi si proseguiva a piedi.
Il 16 Settembre 1923 viene inaugurato alla presenza di 500 persone: rappresentanti organizzazioni turistiche del Piemonte e della Liguria, un Battaglione di Alpini ed una Batteria di Artiglieria da Montagna del Gruppo Susa. Celebra la S. Messa all’aperto il teologo Carpano eminente alpinista e accademico del CAI sez. Torino, madrina è la contessa Toesca di Castellazzo; il CAI Torino è rappresentato dal dott. Ambrosio e da Francesca Ravelli.
Durante la guerra viene danneggiato in occasione dei rastrellamenti dell’estate-autunno 1944, come avvenne per molti altri rifugi; ma molto più grave fu il danno provocato nel 1946 a fine inverno, da una valanga staccatasi dalla Costa Cravera e Monte Villano, in due riprese: la prima riempì il letto del Rio Salancia, affluente del Rio Gerardo, la seconda non trovando ostacoli scivola sulla precedente e l’onda di spostamento d’aria provoca gravi danni al Rifugio.
Viene prontamente ricostruito. Nel 1992 viene ristrutturato ed inaugurato nel 1998, nel 2013 su richiesta dei vari gestori, il dormitorio viene trasformato in camerette a 2 e 4 posti letto.
Si fa presente che il raggiungimento della meta terrà conto delle condizioni meteo del momento e delle condizioni fisiche del gruppo ad insindacabile giudizio degli accompagnatori.