• I have a dream

I have a dream

I have a dream

 

Parole ne sono state dette tante, persino troppe, eppure sento,  in momenti come questo, il desiderio di esprimermi.

Non so se in queste pagine, o in altra sede, troverete pubblicato il calendario invernale della nostra sottosezione.

Innegabilmente troverete alcune “stranezze” la più evidente delle quali è chiaramente il numero massimo di partecipanti ammessi alla singola uscita. Ciò è dovuto non a particolari voglie di stupire o farsi malvolere, bensì alle conseguenze delle indicazioni ricevute dal Cai centrale e più precisamente dalla commissione centrale per l’escursionismo. Dice lo scritto:

  • al massimo 10 partecipanti ad uscita
  • escursionismo consigliato su percorsi con valenza T/E
  • distanza di 2 metri durante la marcia, 1 metro quando ci si ferma
  • mascherine sempre indossate su distanze ridotte

Sono pesanti oneri da accettare in modo particolare per quegli escursionisti che, come tanti di noi, vengono da anni di cammino sui sentieri, con soste frequenti, con scambi di bevande e vivande, con pacche sulle spalle e abbracci giunti in cima.  

E’ difficile digerire questo stravolgimento, eppure sono convinto che quel grande amore insito in noi per l’ambiente, quella grande solida conoscenza, così approfondita, per i silenzi, le luci, i soffusi colori che le stagioni offrono in montagna, difficilmente ci potranno fare desistere.

Gli scarponi al chiodo certamente non li appenderemo. Non è ancora ora di pantofole.

Nessun lampadario o lampadina ci può dare la luce di un alba che ci bacia sulla soglia di un rifugio. Nessun ventilatore o condizionatore ci potrà mai offrire la freschezza, persino gelida, di una tormenta o di raffiche ansimanti percepite nella profondità di un lariceto.

Virus o non virus noi non molleremo.

Abbiamo già l’incombere degli anni, lo scricchiolio delle ossa e dei legamenti... ma figuratevi un po' se un cosino invisibile riuscirà a fermarci. Animo dunque, amici escursionisti. Libri aperti, memorie ridestate, penne in mano.

Avanti dunque, con il “cuore” in mano pensando che << TUTTO ANDRA’ BENE >> e pazienza se per fare che ciò avvenga dovremo percorrere sentieri un po' più in basso o un po' più in piano di quelli abitudinari.

Anch’essi meritano di essere visti, conosciuti, apprezzati. L’importante è smettere di piangersi addosso.

Forza gente, che siano i 3000 o i 300 non alziamo bandiera bianca.

Ora più che mai è importante ritrovarsi, confrontarsi, frequentarci e non solo sempre in video, rischiamo di diventare poveri robot!

 

Franco Griffone

Accompagnatore di Escursionismo (AE)

Accompagnatore di Escursionismo Invernale (EAI)

Accompagnatore di Alpinismo Giovanile (AAG)

griffo53@live.it

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